MACHIAVELLI

Il Segretario

Nel 1512 i Medici tornarono a Firenze e Machiavelli fu licenziato da tutti i suoi incarichi.

Sospettato di congiura fu imprigionato ma, in occasione del pontificato di Giovanni de' Medici, fu poi esiliato dalla città, ritirandosi all'Albergaccio di San Casciano: in questo periodo si dedicò allo studio dei classici e scrisse Il Principe, La Mandragola e i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio.

Nel 1519 Giulio de' Medici salì al governo e affidò allo scrittore una storia di Firenze, così il Segretario gli dedicò l'Arte della guerra e le Istorie fiorentine. Ottenne vari incarichi in collaborazione con Francesco Guicciardini, ma nel 1527 i Medici furono scacciati e si ristabilì la Repubblica, così Machiavelli fu guardato con sospetto in quanto riavvicinatosi ai Medici e, deluso, morì improvvisamente il 21 giugno dello stesso anno.

Machiavelli



Guicciardini